IFOM Alberto Bardelli

Alberto Bardelli

Genetista molecolare esperto nel campo delle medicina di precisione in oncologia, Alberto Bardelli, oltre ad essere Direttore Scientifico di IFOM dal 2022  dirige l'unità Genomica dei tumori e terapie anticancro mirate ed è Professore Ordinario nel  Dipartimento di Oncologia dell'Università degli Studi di Torino.

Dopo aver completato gli studi universitari all'Università degli Studi di Torino, Bardelli si trasferì presso il Ludwig Institute for Cancer Research di Londra, dove conseguì un dottorato in Biochimica e Biologia Molecolare presso l'University College London (UCL). Nel 1999 si spostò negli Stati Uniti per una borsa di studio post-dottorato nel laboratorio diretto da Bert Vogelstein presso l'Howard Hughes Medical Institute della Johns Hopkins University (Baltimora), dove iniziò a studiare la genomica del cancro. Una delle sue pubblicazioni più significative di quel periodo identificò per la prima volta mutazioni nei geni della chinasi (il chinoma) associate al cancro del colon-retto.

Come ricercatore indipendente, è stato tra i pionieri nell’utilizzo combinato di genomica, avatar di pazienti e biopsie liquide per prevedere con precisione la risposta e la resistenza dei tumori agli agenti mirati. Il suo gruppo ha dimostrato che l’analisi del DNA tumorale circolante (biopsia liquida) consente di monitorare l’evoluzione del tumore e la resistenza alle terapie mirate, identificando per primo l’emergere di mutazioni KRAS/NRAS nel sangue dei pazienti durante il blocco di EGFR.

Le sue recenti pubblicazioni hanno identificato i meccanismi molecolari che alimentano la produzione di neoantigeni nelle cellule tumorali colorettali, e hanno portato alla scoperta di approcci innovativi per aumentare la risposta all’immunoterapia. Di nota, alcune delle strategie più promettenti sono state testate con successo in studi clinici in cui il suo gruppo ha fornito il supporto preclinico (AIRC 5x1000 Programma per lo studio delle metastasi). Attualmente, il suo lavoro mira a scoprire strategie farmacologiche per aumentare i neoantigeni nelle cellule tumorali colorettali e per convertire tumori immunologicamente ‘freddi” in ‘caldi’ (ERC Advanced Grant). Inoltre, il suo gruppo sta studiando nuovi approcci per identificare i tumori con disseminazione metastatica precoce, che possono beneficiare di una terapia più mirata (AIRC Investigator Grant), e sta caratterizzando dal punto di vista molecolare le cause della comparsa di tumori del colon-retto in pazienti giovani.

Le sue scoperte sono pubblicate in oltre 250 articoli scientifici, di cui più di 100 come ricercatore indipendente, su riviste internazionali come Nature, Science, Cancer Cell, Cell, Nature Genetic, Nature Medicine, Journal of Clinical Oncology, JAMA, e Lancet Oncology, e hanno dato origine a studi clinici internazionali, come CHRONOS, PEGASUS e ARETHUSA. Dal 2014 è incluso nella classifica dei ricercatori più citati al mondo stilata da Web of Science.

Membro di autorevoli associazioni scientifiche come l'EACS (European Academy of Cancer Sciences) e l'EMBO (European Molecular Biology Organization), è stato Presidente dell'EACR (European Association for Cancer Research) dal 2018 al 2020 e membro del Comitato Scientifico della Fondazione AIRC (2013-2023). Nel 2020 ha ricevuto il Premio Guido Venosta, assegnato da AIRC e conferito dalla Presidenza della Repubblica Italiana per la ricerca mirata allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici contro le neoplasie. È Professore Ordinario di Istologia presso l’Università di Torino. Dal 2022 ricopre la carica di Direttore Scientifico di IFOM.

Alberto Bardelli è anche Professore Ordinario di Istologia presso l'Università di Torino, Dip. di Oncologia