Save the date 3 novembre, alle 15:00 - Palazzo Ducale, Archivio Storico del Comune
Il nostro DNA è ogni giorno sotto attacco: diversi agenti, sia interni che esterni, sono in grado di modificarlo. Se queste trasformazioni avvengono nelle sequenze regolative o in regioni che portano l’informazione per la produzione di proteine, la cellula può perdere la capacità di svolgere le sue normali funzioni oppure può acquisirne di nuove. Le nostre cellule, infatti, hanno sviluppato diversi meccanismi che permettono di proteggere il proprio genoma e di mantenerlo stabile nel tempo. Di cosa si tratta? Che succede quando questi ingranaggi quasi perfetti si inceppano? A differenza delle cellule normali, quelle tumorali modificano il proprio DNA facilmente. Questa caratteristica si chiama instabilità genomica e consiste nella capacità di accumulare decine di mutazioni sul DNA a un ritmo impressionante. Ciò produce una grande varietà genetica: dentro lo stesso tumore, coesistono cellule con un patrimonio genetico anche molto diverso tra loro ed è per questo motivo che, di fatto, ogni tumore è unico.
In che modo le cellule tumorali riescono a conquistare l’instabilità genomica? Esiste una tecnica per fermarle? Il ricercatore Vincenzo Costanzo e il giornalista scientifico Nicola Nosengo raccontano la trasformazione di una cellula da normale a tumorale e il ruolo dell’instabilità genomica in questo processo, guardando ai traguardi raggiunti dalla ricerca sul cancro e alle importanti sfide che ancora ci attendono.
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