Milano, 23 febbraio 2017 - Dal laboratorio di Valter Longo, lo scienziato che lavora tra l’University of Southern California di Los Angeles e l’IFOM di Milano, emerge una nuova ricerca, pubblicata oggi sulla prestigiosa testata scientifica Cell: come riprogrammare le cellule adulte ad uno stato che si osserva solo negli stadi precoci dello sviluppo nei mammiferi e utilizzarle per invertire il diabete.
Secondo lo studio condotto da Valter Longo la DMD (la dieta che mima il digiuno) promuove la crescita di nuove cellule pancreatiche che producono insulina riducendo i sintomi del diabete di tipo 1 e tipo 2 nei topi.
Per decenni gli scienziati hanno ricercato metodi per riprogrammare le cellule adulte umane e gli organi in modo da poter attivare programmi coordinati simili a quelli embrionali in grado di sostituire le cellule danneggiate con altre nuove e funzionanti. "Alternare ciclicamente una dieta che mima il digiuno con una normale ha essenzialmente riprogrammato le cellule che non producono insulina in cellule che producono insulina", ha affermato Longo "Attivando la rigenerazione delle cellule pancreatiche, siamo stati in grado di migliorare lo stato di salute dei topi affetti da diabete di Tipo 1 e Tipo 2 in stadio avanzato e anche di riattivare la produzione di insulina nelle cellule pancreatiche umane da pazienti con diabete di tipo 1."
Lo studio pubblicato il 23 Febbraio nella rivista Cell, è l’ultimo di una serie di ricerche che dimostrano i promettenti vantaggi sulla salute della DMD, una dieta breve che mima gli effetti del digiuno con solo acqua.
Nel diabete di tipo 1 e tipo 2, il pancreas perde le cellule beta che producono insulina, portando ad aumento dell’instabilità dei livelli di zucchero nel sangue. Lo studio ha dimostrato una notevole inversione del diabete in topi sottoposti a DMD per quattro giorni ogni settimana. I topi - anche in stadio di malattia avanzato - hanno ripristinato la produzione di insulina normale, ridotto la resistenza ad insulina e presentato livelli di glucosio nel sangue più stabili.
La ricerca ha rivelato che geni normalmente attivi nel pancreas in fase di sviluppo di topi allo stadio embrionale si riattivano nei topi adulti diabetici durante l’alternanza di cicli di DMD e dieta normale. Questo aumenta la produzione di una proteina implicata nello sviluppo delle cellule endocrine pancreatiche, la neurogenina-3 (Ngn3), e di conseguenza, promuove la creazione di nuove cellule beta sane che producono insulina.
I ricercatori hanno simulato il diabete di tipo 1 nei topi somministrando dosi elevate di streptozotocina - molecola che uccide le cellule β che producono insulina - e hanno studiato topi con diabete di tipo 2, con mutazione in Lepr, il gene dell’insulina, caratterizzati da resistenza ad insulina e da eventuale perdita di produzione di insulina. Entrambi i tipi di diabete sono stati invertiti dai cicli di DMD.
Longo e il suo gruppo hanno quindi esaminato anche cellule pancreatiche in coltura da donatori umani e hanno scoperto che, nelle cellule da pazienti con diabete di tipo 1, i nutrienti che imitano il digiuno aumentavano anche l’espressione della proteina Ngn3 e la produzione di insulina. I risultati suggeriscono che una dieta che simuli il digiuno possa alleviare il diabete negli esseri umani.
Una quantità crescente di evidenze indica che la DMD sia vantaggiosa in diversi contesti patologici. La scorsa settimana, uno studio pubblicato dallo stesso gruppo in Science Translational Medicine ha dimostrato che la DMD riduce il rischio di cancro, diabete, malattia cardiologica e altre malattie legate all’invecchiamento in un trial clinico effettuato su 100 pazienti che avevano seguito la DMD per soli cinque giorni ogni tre mesi. Studi precedenti sulla dieta hanno dimostrato di poter potenzialmente alleviare i sintomi della sclerosi multipla, aumentare l’efficienza della chemioterapia per i trattamenti di cancro, e ridurre il grasso viscerale.
"Queste scoperte giustificano uno studio più ampio sull’uso della DMD per il trattamento di pazienti diabetici umani," ha detto Longo. "Ci auguriamo che un giorno le persone affette da diabete possano essere trattate clinicamente con una DMD per alcuni giorni al mese, mantenendo una dieta normale per il resto del tempo e osservare risultati positivi nella capacità di controllare i loro livelli di zucchero nel sangue sia attraverso la produzione di livelli di insulina normali che migliorando la funzione dell’insulina. Uno dei nostri obiettivi per applicare questa scoperta alla ricerca sul cancro - conclude Longo - è quello di capire se i cicli di DMD sono in grado di eliminare le cellule danneggiate da chemioterapia o da nuove terapie oncologiche e stimolare la riprogrammazione per rigenerare i tessuti e gli organi danneggiati.
Biochimico di fama internazionale, Valter Longo conduce la sua ricerca tra l'University of Southern California di Los Angeles dove dirige l’Istituto di Longevità, e l'Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano, dove dirige il programma di ricerca "Oncologia & longevità". Nato a Genova, a 16 anni parte per gli USA per studiare la musica Rock e non torna più. Dopo pochi anni dalle note la sua passione si sposta su un ambito di ricerca: l'invecchiamento. Ha iniziato i suoi studi con Roy Walford, il profeta della restrizione calorica come elisir di lunga vita, ma nell'arco di 20 anni di ricerca il suo laboratorio ha descritto nuovi approcci per la prevenzione e la terapia di varie malattie dell'invecchiamento basati sulla loro scoperta dei geni pro-invecchiamento attivati dagli zuccheri che quelli attivati dalle proteine. Con oltre 100 articoli pubblicati sulle principali riviste scientifiche internazionali, Longo è oggi uno degli esperti più importanti al mondo nello studio della longevità. Il suo approccio terapeutico è stato testato a livello clinico in ospedali europei e statunitensi e sarà a breve testato in studi clinici coordinati dalla Food and Drug Administration negli USA. Autore del libro "La dieta della longevità" edito da Vallardi nel settembre 2016 (250.000 copie vendute, costantemente nei primi posti in classifica), nello stesso anno Longo è stato nominato Jubilee Professor dalla Chalmers University of Technology di Göteborg in Svezia, Boerhaave Chair dell’Università di Leiden e Merz Professor dall'Università di Francoforte. Tra i vari riconoscimenti ha ottenuto nel 2010 il Nathan Shock Award del National Institute on Aging (NIH), nel 2013 il Vincent Cristofalo Raising Star Award dell’American Federation for Ageing Research e nel 2016 il premio League of Gentlemen dalla Fashion & Development Association.
TESTATA: Cell
DATA DI PUBBLICAZIONE: 23 febbraio 2017
TITOLO: Fasting-Mimicking Diet Promotes Ngn3-Driven b-Cell Regeneration to Reverse Diabetes
AUTORI: Chia-Wei Cheng, Valentina Villani, Roberta Buono, Min Wei, Sanjeeve Kumar, Omer H. Yilmaz,
Pinchas Cohen, Julie B. Sneddon, Laura Perin, and Valter D. Longo
https://www.eurekalert.org/pub_releases/2017-02/cp-dmo021617.php
Elena Bauer
Responsabile ufficio stampa e comunicazione
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