Milano 29 novembre 2012 - Promuovere il contributo dato dai giovani scienziati italiani all’avanzamento delle conoscenze nell’ambito della ricerca sperimentale e clinica. Un intento lungimirante in cui investe dal 1992 l’edizione italiana del Premio Galeno, indetto quest’anno da Springer-Verlag Italia e attribuito a Sofia Francia, giovane scienziata dell’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) di Milano, per le sue ricerche nel campo della senescenza cellulare e nella risposta al danno al dna, un settore di frontiera della ricerca biomedica, estremamente promettente per le sue implicazione soprattutto nella comprensione delle patologie tumorali.
Nella cerimonia di premiazione, che si è tenuta ieri, 28 novembre, nella suggestive cornice della Società del Giardino di Milano, queste sono state le motivazioni del riconoscimento attribuito a Sofia Francia dal comitato scientifico del premio, presieduto dal Professor Rodolfo Paoletti: “La ricerca per la quale la Dottoressa Francia viene oggi insignita del Premio Galeno, pubblicata dalla prestigiosa rivista Nature, dimostra per la prima volta l’esistenza nelle cellule di molecole di RNA non codificante, che svolgono un ruolo cruciale nell’attivazione della risposta al danno al DNA
Sofia Francia |
Nata a Milano nel 1976, dopo la laurea in Scienze Biologiche conseguita presso l’Università degli Studi di Milano, Sofia Francia ha iniziato nel 2003 il dottorato di ricerca presso l’IFOM, sotto la guida di Fabrizio d’Adda di Fagagna, e ha continuato qui il suo percorso post dottorato collaborando per un breve periodo anche con l’IIT.
Un caso emblematico di come si possa compiere un brillante percorso di carriera scientifica di livello internazionale anche in Italia. “Ma” precisa Sofia “questo è possibile perché IFOM è davvero un’eccezione in Italia, un centro di ricerca di altissimo livello conosciuto a livello internazionale per gli standard qualitativi della ricerca che vi si conduce”.
All’IFOM, Sofia Francia si occupa con lo scienziato Fabrizio d’Adda di Fagagna di senescenza cellulare e risposta al danno al dna. In particolare il suo percorso di ricerca si è concentrato negli ultimi anni su di un complesso quesito scientifico: la caratterizzazione del ruolo dell’RNA nella risposta cellulare al danno al dna. Sono proprio i risultati delle sue ricerche condotte in questo ambito grazie al sostegno della FIRC (Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), dell’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), di Human Frontier Science Program e di Telethon e pubblicati sull’autorevole rivista internazionale Nature che le hanno valso l’attribuzione del premio Galeno. Gli studi condotti da Sofia Francia hanno svelato un ruolo del tutto inedito per gli rna: quelli a cui fino a poco tempo fa erano attribuito un ruolo esclusivamente ancillare e regolatorio, sarebbero responsabili della risposta cellulare di danno al rna e, quindi della tutela della stabilità del genoma. Chiarire i meccanismi molecolari che regolano questo processo fornisce alla comunità scientifica una prospettiva nuova per capire e intervenire nel processo di trasformazione tumorale e di invecchiamento cellulare.
Il premio Galeno rappresenta per Sofia Francia non solo un riconoscimento del lavoro fatto intensamente fino a oggi, ma anche un incentivo a continuare in quella che la giovane ricercatrice, già mamma di due bambini, Martino di 5 anni e Tommaso di 2, vive sempre come una grande passione: “Poter investigare i segreti della vita nell’ottica di migliorare la qualità della nostra vita è sempre stata la mia aspirazione, fin dai banchi di scuola.” spiega Sofia “E ora, passata dal sogno alla realtà, posso dire che intraprendere un percorso di carriera in laboratorio è una sfida, ma ci sono anche delle soddisfazioni per chi la vive con passione e determinazione.”